Impianti dentali: i falsi miti da sfatare
Edentulia significa mancanza totale o parziale dei denti. Le conseguenze coinvolgono sia l’aspetto estetico che la salute in generale. Per sopperire a questa mancanza è possibile colmare il vuoto attraverso l’inserimento di un impianto dentale. Il numero degli interventi di implantologia negli ultimi anni è cresciuto vertiginosamente a discapito delle protesi mobili. Tuttavia sono cresciute anche le leggende metropolitane associate a questo tipo di intervento. La dottoressa Saba ci aiuta a svelare cosa è vero e cosa è falso.
Non posso fare un impianto dentale se ho più di 60 anni. ERRATO
La possibilità o meno di fare un impianto dentale dipende dalla saluto orale del paziente o dalla presenza o meno di osso mandibolare, non dall’età del paziente! Anche se hai già compiuto 60 anni non devi per forza arrenderti alla protesi mobile, l’impianto è ancora possibile.
Fare un impianto dentale fa male. ERRATO
Grazie alle moderne tecniche è possibile limitare al minimo i tagli e il sanguinamento e provocare così meno dolore possibile nel paziente. Ovviamente si tratta sempre di un intervento che prevede un minimo decorso post operatorio ma al giorno d’oggi non si deve più associare l’impianto dentale ad interventi dolorosi.
Precisione, Tecnologie ed Esperienza dei dottori permettono di limitare il dolore.
Un impianto dentale dura per sempre. VERO, MA CON ALCUNI ACCORGIMENTI
Purtroppo non è possibile dare una risposta certa circa la durata di un impianto dentale perché i fattori che vi incidono sono davvero molti. Possiamo dire però che, in media, un impianto duri circa 10 anni ma la stragrande maggioranza dei professionisti sostiene che un impianto dentale possa durare anche 20 anni, se non tutta la vita. È importante mantenere però una corretta e costante igiene orale abbinata ad uno stile di vita sano.
Se manca l’osso non è possibile fare un impianto dentale. ERRATO
Grazie a tecniche quali la rigenerazione ossea è possibile ricreare l’osso mancante e quindi il sostegno necessario per accogliere stabilmente l’impianto. Tali interventi si svolgono soprattutto in persone che portano la protesi mobile da anni e che hanno subito un processo di riassorbimento osseo. La protesi mobile infatti atrofizza l’osso mascellare perchè non lo stimola con la masticazione. Queste tipologie di interventi oggi sono molto frequenti e hanno ridato la possibilità di sorridere in modo stabile e naturale a molti pazienti.
Gli impianti hanno sempre successo. VERO
Gli impianti hanno un’elevata percentuale di successo nell’ordine del 98% a 10 anni. Molto dipende anche dalle caratteristiche ossee, dalla gestione quotidiana eseguita dal paziente e dai regolari controlli professionali eseguiti che ovviamente, come per i gli elementi naturali (denti), è necessario effettuare.