Apparecchio fisso: quanto tempo dura il trattamento e quando metterlo!

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Mano a mano che il sorriso dei bambini prende forma, i genitori si trovano spesso a porsi una domanda fondamentale: come dobbiamo comportarci se ci accorgiamo che i denti di nostro figlio non sono perfettamente allineati? Un trattamento con l’apparecchio fisso, quanto dura e perché è necessario? Quali sono le alternative? In questo articolo, la dottoressa Saba delle cliniche Althea Biomedica di Roma e Pomezia risponde a tutte le domande più frequenti riguardo all’apparecchio fisso e non. Continua a leggere per saperne di più!

Cos’è e a cosa serve l’apparecchio ortodontico?

L’apparecchio ortodontico fisso non serve solo per migliorare l’estetica del sorriso ma anche per correggere tutte quelle problematiche funzionali e fonatorie dovute ad uno scorretto allineamento dentale. L’uso dell’apparecchio durante l’infanzia e l’adolescenza può, infatti, risolvere eventuali problematiche e ripristinare una corretta masticazione e un corretto uso del linguaggio. 

In sintesi, il trattamento ortodontico nei bambini è utile in tutti quei casi in cui disturbi possono degenerare in futuro e portare a conseguenze anche permanenti alla conformazione ossea e ai denti stessi.

Apparecchio fisso: quanto dura e quando metterlo?

È importante infatti agire quando sono ancora presenti i denti da latte in modo da facilitare poi la corretta fuoriuscita di quelli permanenti.

Anche la durata del trattamento è soggettiva: per problemi più lievi potrebbero bastare solo pochi mesi, mentre per difetti più complessi sarà necessario un iter terapico più lungo. Generalmente, in media, l’apparecchio per bambini viene utilizzato per un periodo compreso tra un anno e mezzo e tre anni.

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Quali problematiche risolve l’apparecchio fisso?

L’apparecchio per bambini può risolvere diverse problematiche dentali:

cross-bite: disallineamento trasversale delle arcate dentarie in uno o più siti delle stesse

affollamento dentale: carenza di spazio nella bocca per cui i denti tendono ad accavallarsi tra loro

morso profondo: l’arcata superiore chiude davanti a quella inferiore

morso inverso: l’arcata superiore chiude dietro a quella inferiore

diastema: è presente un grande spazio tra gli incisivi 

morso aperto: i denti anteriori delle due arcate non si toccano

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Quali sono le alternative all’apparecchio fisso?

Esistono diverse tipologie di apparecchio, ognuna adatta ad una specifica problematica. Tra le più comuni troviamo:

apparecchio fisso tradizionale: è costituito da brackets metallici che vengono fissati sulla superficie esterna dei denti e ai quali vengono applicati dei fili o degli elastici che esercitano forze controllate sui denti.

espansore palatale: si usa per correggere i casi in cui il palato è troppo stretto. Questo dispositivo si appoggia sui denti posteriori e presenta una vite al centro che deve essere girata dai genitori con un’apposita “chiavetta”, ogni giorno in casa;

apparecchio invisibile: è composto da particolari mascherine trasparenti e rimovibili che devono essere sostituite ogni 2 settimane fino al raggiungimento del risultato finale desiderato;

apparecchio linguale: prevedere l’applicazione degli attacchi sulla superficie interna dei denti, risultando così invisibile agli altri. 

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